Da dove nasce un’idea? A Napoli, il workshop su progettazione sostenibile

È stata la città di Napoli a fare da sfondo al terzo e ultimo workshop della settima edizione di PartecipAzione, tenutosi gli scorsi 4 e 5 ottobre presso lo Spazio Comune, centro multifunzionale nato in un bene confiscato alla camorra in cui l’UNHCR – Agenzia ONU per i rifugiati offre supporto a rifugiati e richiedenti asilo attraverso attività di ascolto attivo, orientamento e iniziative di promozione sociale.

Protagoniste, ancora una volta, le associazioni di rifugiati e richiedenti asilo parte della rete del programma: 16, in totale, quelle che si sono riunite per l’occasione – vincitrici di quest’anno, partecipanti alle edizioni passate, ma anche nuove realtà operanti al Sud – provenienti da Lombardia, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Calabria, Campania e Sicilia.

Focus principale dell’incontro la progettazione efficace e sostenibile, mirata a potenziare le capacità delle associazioni e dei gruppi locali nello sviluppare e gestire progetti significativi e d’impatto per le comunità di persone rifugiate presenti nei territori di riferimento.

Acquisire strumenti di analisi e progettazione, applicare punti di vista innovativi e multidisciplinari alla realtà, indagare i fattori esterni ed interni che influenzano il buon andamento di un progetto e riportare il tutto nell’azione quotidiana delle associazioni: queste le sfide della due giorni con cui le associazioni si sono misurate con la guida del formatore Luigi Malcangi.

Partendo dalle aspettative e dalle riflessioni sulle esperienze passate – positive e negative – incontrate in fase di progettazione da parte dei partecipanti, il gruppo si è messo alla prova con numerosi esercizi pratici di riflessione e approfondimento, finalizzati anche a stimolare la discussione e la contaminazione reciproca tra esperienze diverse. Il confronto costante tra le diverse associazioni ha messo in luce punti d’incontro comuni, e ha permesso di avviare una riflessione metodologica collettiva.

Altri strumenti, come la mappa dell’empatia, hanno altresì aiutato i partecipanti a comprendere meglio non solo le proprie prospettive nell’ impegno all’interno delle associazioni di appartenenza, ma anche degli altri volontari e delle persone supportate. È grazie a un identikit dettagliato delle esigenze e delle sfide riguardanti tutte le persone coinvolte che è infatti possibile raggiungere soluzioni mirate ed efficaci in fase di progettazione.

Il workshop ha rappresentato non solo un momento di formazione e arricchimento, ma anche un’opportunità per rafforzare la rete delle associazioni di rifugiati attive da Nord a Sud del paese attraverso la condivisione di conoscenze, strumenti, buone pratiche, esperienze. Come è successo grazie ad ASDA – Associazione Studenti e Diaspora Africana, che – in linea con il progetto portato avanti quest’anno con il supporto di PartecipAzione, dedicato all’arte e alla cultura – ha guidato alla fine della prima giornata di lavoro le associazioni in una passeggiata alla scoperta di alcuni punti emblematici del quartiere Mercato di Napoli, la Basilica Santuario di Maria Santissima del Carmine Maggiore e la Mensa del Carmine.

L’appuntamento si inserisce all’interno dell’ampio programma di formazione dedicato al rafforzamento delle capacità delle associazioni di rifugiati e richiedenti asilo di PartecipAzione.