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Donne dell’Est fa rete anche con il web per supportare chi fugge dall’Ucraina

Donne dell’Est nasce circa vent’anni fa per poter supportare persone migranti e rifugiate e in special modo donne, bambini e persone con problemi di salute. L’organizzazione napoletana nel tempo ha potuto dotarsi di una rete capillare fatta di enti della comunità locale e regionale. E con il recente scoppio della guerra in Ucraina questo sistema di sostegno reciproco si è consolidato.

Da marzo 2022, infatti, l’organizzazione di volontariato, che ha all’interno del proprio staff e dei propri organi decisionali donne ucraine da molti anni residenti in Italia, è stata contattata da circa 1.000 persone di nazionalità ucraina (il 90% donne sole o con bambini) in partenza dai territori colpiti dalla guerra o dai confini con la Polonia o la Romania, che richiedevano orientamento e assistenza per sbrigare le pratiche burocratiche all’arrivo in Italia, trovare assistenza sanitaria o, in molti casi, anche un alloggio. Perciò, il progetto promosso dal programma PartecipAzione ha preso il nome di “Gostynnist” (гостинність), che in ucraino significa “accoglienza”.

L’accoglienza di Donne dell’Est viene ancor prima dell’arrivo dei profughi sul territorio italiano: si propone di infondere la sicurezza e la sensazione di non essere abbandonati affinché ci siano la speranza e la fiducia necessarie per affrontare il viaggio fino alla penisola. Come? Oltre al rafforzamento della rete di attori esterni, il progetto prevede la creazione di canali di informazione web e social  in lingua ucraina, inglese e italiana destinati alle persone in viaggio verso l’Italia e in particolar modo verso Napoli e la Campania.  

L’organizzazione, infatti, ha riscontrato come le informazioni circa i diritti e le possibilità di accoglienza delle persone in fuga dalla guerra fossero molto scarse, sia per una mancanza di chiarezza da parte delle istituzioni, sia per la fragilità e il disorientamento generato dalla situazione bellica. Questo discorso si accentua per le categorie delle giovani donne e dei minori: è necessario prevenire i fenomeni di adescamento, tratta e sfruttamento.

Le azioni portate avanti da Donne dell’Est mirano a una continuità oltre PartecipAzione: sono progettate per proseguire autonomamente e stabilmente, con l’aiuto eventuale di crowdfunding per la gestione delle pagine web che richiedano particolari competenze tecniche.

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