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PartecipAzione, le associazioni dell’edizione 2022

 

Le persone rifugiate hanno risorse eccezionali da mettere a disposizione delle comunità in cui trovano accoglienza. Spesso, tuttavia, la loro partecipazione attiva è messa a dura prova dalle tante sfide insite nel vivere in un nuovo Paese, dalla lingua alla cultura.

È a partire da questa consapevolezza che nel 2018 Intersos eUNHCR hanno avviato PartecipAzione, il programma che promuove l’integrazione, la coesione sociale e la partecipazione attiva delle persone rifugiate e richiedenti asilo nella vita economica, sociale e culturale del nostro Paese.

PartecipAzione lavora con associazioni di rifugiati e organizzazioni che ne promuovono l’integrazione sul territorio. Lo fa attraverso un percorso di empowerment disegnato sui bisogni specifici delle realtà coinvolte, agevolando l’acquisizione e il rafforzamento di conoscenze e competenze nonché l’accesso a reti associative e istituzionali.

In cinque anni il programma ha sostenuto la crescita di 50 associazioni in 12 regioni italiane, mettendo a disposizione un finanziamento e un supporto tecnico nella realizzazione di progetti, un percorso di formazione di alta qualità, coaching individualizzato e opportunità di rete e collaborazioni a livello locale e nazionale.

Dieci le associazioni supportate nell’edizione 2022.

 

SUPPORT UA CHILDREN   Milano (Lombardia)

Nata nel 2014 come semplice gruppo Facebook per dare supporto alle donne e ai bambini colpiti dal conflitto nel Donbass, l’associazione negli anni è cresciuta e si è strutturata. Con lo scoppio della guerra in Ucraina nel febbraio 2022, e l’afflusso ingente di rifugiati anche in Italia, Support UA Children ha messo in campo numerosi progetti a sostegno delle persone in fuga dal conflitto.

Il progetto «Un abbraccio in tempo di guerra»   Quello   supportato da PartecipAzione mira a favorire l’integrazione a partire dall’apprendimento della lingua, offrendo corsi di italiano per adulti e bambini. E per aiutare a superare il trauma della guerra, organizza gruppi di sostegno psicologico e corsi di formazione destinati ai mediatori culturali e alle famiglie che accolgono le persone rifugiate. Sono stati organizzati inoltre attività ludico-didattiche per i più piccoli e visite guidate della città di Milano.

Le attività

  • 6 corsi di lingua
  • 2 corsi di formazione per il supporto psicologico ai rifugiati
  • 3 gruppi di sostegno psicologico
  • 5 visite guidate nella città di Milano
  • 1 campo estivo con attività ludico-didattiche

 

DONNE DELL’EST Napoli (Campania)

L’organizzazione di volontariato da oltre 20 anni è attiva a Napoli nel supporto socio-sanitario a persone rifugiate e migranti. Col tempo ha intessuto una rete capillare di collaborazioni con istituzioni e organizzazioni del territorio campano.

Il progetto «Gostynnist: reti per l’accoglienza dei rifugiati ucraini in Italia»  L’obiettivo è porre le basi per un’accoglienza sicura nel nostro Paese attraverso la creazione di canali di informazione affidabili. Per questo è nato – in ucraino, russo e italiano – un sito web per orientare le persone sui servizi a cui hanno diritto in Italia (come alloggio, assistenza sanitaria e inserimento scolastico) oltreché sui pericoli a cui si espongono lungo il viaggio e dopo l’arrivo, al fine di prevenire fenomeni di sfruttamento, tratta e adescamento. Sono attivi anche canali social per informare sull’attività dell’associazione. Donne dell’Est promuove inoltre un servizio di consulenza legale e iniziative di carattere culturale per favorire l’integrazione della comunità ucraina residente nel territorio campano.

Le attività

  • 1 sito web
  • 2 canali social
  • 3 iniziative culturali
  • 1 servizio di consulenza legale

 

ASDD – ASSOCIAZIONE DI SOLIDARIETÀ  DONNE PER LE DONNE   Roma  (Lazio)

A fondare l’associazione, a un anno dalla presa di Kabul da parte dei talebani, sette donne afgane in fuga dal proprio Paese. ASDD vuole essere una piattaforma capace di mettere in rete le rifugiate sparse lungo la Penisola e promuovere la loro integrazione e il loro benessere.

Il progetto «Happy Family Program for Refugees from Afghanistan» Punta su salute riproduttiva e pianificazione familiare come strumenti di emancipazione femminile. Allo scopo l’associazione organizza incontri e seminari sul controllo consapevole delle nascite. È online inoltre un sito web per fornire, in inglese e in dari, consulenza legale e informazioni su opportunità di lavoro e formazione.

Le attività

  • Registrazione ufficiale come associazione del terzo settore
  • 2 cicli di seminari sulla salute riproduttiva
  • 1 evento di presentazione alla stampa
  • 1 sito web

 

UNIA – UNIONE ITALIANA APOLIDI Roma (Lazio) 

L’associazione nasce a Roma nel giugno 2022 su impulso di un gruppo di giovani apolidi e ex apolidi con l’obiettivo di dare una rappresentanza formale alla frammentata comunità di chi non possiede alcuna cittadinanza.

Il progetto «Dare voce agli apolidi invisibili» Il nome del progetto è un manifesto e richiama la missione stessa dell’associazione. Per informare e sensibilizzare l’opinione pubblica sono stati realizzati un sito web, tre canali social e cinque video. L’ambizione è quella di diventare il punto di riferimento nel dialogo con le istituzioni. L’associazione si è presentata ufficialmente ai media con una conferenza stampa.

Le attività

  • Registrazione come associazione del terzo settore
  • 1 evento di presentazione alla stampa
  • 5 video prodotti
  • 1 sito web
  • 3 canali social

 

MOS – MOVIMENTO OMOSESSUALE SARDO Sassari (Sardegna)

Nata a Sassari nel 1992, la storica organizzazione sarda offre servizi di supporto e di prima accoglienza per le persone LGBTQ+, come il centro di ascolto psicologico, l’assistenza legale e lo sportello migranti.

Il progetto «Link» Si rivolge a chi è costretto a fuggire dal proprio Paese per motivi legati all’orientamento sessuale e all’identità di genere. L’obiettivo è  rafforzare le competenze utili al raggiungimento dell’autonomia attraverso corsi di informatica e servizi di orientamento al lavoro e alla formazione. Parallelamente intende promuovere l’inclusione grazie a percorsi creativi sviluppati all’interno di un laboratorio video partecipativo. Un evento finale ha concluso il progetto.

Le attività

  • 1 sportello di orientamento
  • 1 laboratorio video
  • 1 corso base di informatica
  • 1 corso di comunicazione
  • 1 evento finale

 

IL GRANDE COLIBRÌ   Piacenza (Emilia-Romagna)

L’organizzazione di volontariato nasce nel 2011 per difendere i diritti delle persone LGBTQ+. In origine la missione è quella di informare e sensibilizzare. Negli anni si amplia fino a includere servizi come la consulenza legale e l’orientamento socio-sanitario.

Il progetto «Il Nido del Colibrì 2.0» Una tendenza che si consolida nel 2022 con la creazione di un database, integrato al sito web, delle persone disposte a ospitare richiedenti asilo e rifugiati LGBTQ+ o a dare loro in locazione stanze e appartamenti. Parte integrante del progetto è la fase di formazione e preparazione all’accoglienza con incontri specifici e la stesura di due manuali. L’obiettivo è quello di coprire gradualmente tutto il territorio nazionale.

Le attività

  • 1 data base online
  • 8 incontri di preparazione all’accoglienza
  • 2 manuali sull’accoglienza

 

ASSOCIAZIONE CULTURALE ORIGENS   Bari (Puglia)

Nata a Bari 14 anni fa con l’idea di promuovere la cultura brasiliana attraverso l’arte e la gastronomia, l’associazione ha via via allargato il proprio raggio d’azione fino a diventare una delle realtà territoriali più note nel campo dell’intercultura oltreché un punto di riferimento per le persone migranti e rifugiate che vivono nel capoluogo pugliese e il principale attore regionale nel settore della ristorazione multietnica sociale. Il primo laboratorio di cucina multietnica risale al 2014 mentre la nascita del Bistrot Sociale Multietnico, nel cuore pulsante della città, avviene cinque anni dopo. Nel mezzo tantissimi eventi e rassegne eno-gastronomiche. Nel 2020 Origens ha dato alle stampe anche un libro, Ethnic Cook – Sapori e Storie dal Mondo, un ricettario fotografico con 21 cuochi di 20 Paesi diversi edito da La Meridiana.

Il progetto «Momo – Rifugiamoci in cucina»  Ruota attorno al cibo come veicolo di conoscenza e scambio culturale il progetto che ha coinvolto dodici rifugiate in un corso base di cucina multietnica e igiene alimentare (HACCP), ospitato all’interno dei locali del Bistrot. Ogni modulo si è avvalso del contributo di formatori esperti, affiancati da mediatori linguistici. Al termine del corso le aspiranti cuoche hanno ottenuto la certificazione HACCP e acquisito le competenze base per lavorare nella ristorazione. Le due più meritevoli inoltre hanno avuto l’opportunità di svolgere un tirocinio in un ristorante del capoluogo pugliese. Un evento finale all’insegna della cucina, della danza e della musica ha concluso il progetto.

Le attività

  • 1 corso base di cucina multietnica e igiene alimentare per 12 donne rifugiate
  • 2 tirocini
  • 1 evento di chiusura

 

IN CAMMINO CON GUSTAMUNDO Roma (Lazio)

Nata a Roma nel 2021, l’associazione offre un servizio di catering e corsi di formazione per persone migranti e rifugiate. Alle spalle l’esperienza di Gustamundo, «ristorante etnico e etico», che  dal 2017 promuove l’integrazione economica e sociale delle persone rifugiate e migranti. Ai fornelli e in sala ci sono infatti donne e uomini che nei rispettivi loro Paesi di origine erano chef o ristoratori.

Il progetto «Interfood: gastronomia, inclusione e partecipazione attiva»  Ha coinvolto a 12 donne rifugiate e richiedenti asilo in un laboratorio di pasticceria etnica e igiene alimentare. Al termine del corso, i dolci sono stati proposti ai ristoratori romani con l’obiettivo di inserirli nei loro menù. Lo scopo è favorire l’inserimento lavorativo e con esso l’indipedenza economica. La cucina è eletta a luogo di riscatto per chi è costretto a fuggire dal proprio Paese. Due eventi pubblici hanno scandito il progetto.

Le attività

  • 1 corso di pasticceria etnica e igiene alimentare per 12 donne rifugiate
  • 2 eventi pubblici

 

SOTTO IL BAOBAB Canelli (Piemonte)

Fondata nel 2018 a Canelli, da braccianti e ex braccianti impegnati nel settore della viticoltura, Sotto il Baobab nasce dall’esigenza di dare voce alla comunità di lavoratori agricoli, informando e sensibilizzando la cittadinanza locale sui temi della giustizia sociale e dei diritti umani.

Il progetto «Intrecci femminili»  Fa il bis e diventa più inclusiva l’associazionegià vincitrice dell’edizione 2021 di PartecipAzione. Il progetto selezionato quest’anno riflette la volontà di mettersi in ascolto delle istanze che provengono dalla comunità di donne e superare l’isolamento in cui sono talvolta relegate. Allo scopo è nato un circolo culturale destinato a ospitare seminari sui temi della salute riproduttiva e della maternità, corsi sulla gestione del bilancio familiare e un servizio di orientamento socio-sanitario.

Le attività

  • 1 centro culturale
  • 6 incontri su salute riproduttiva e maternità

 

STRA VOX  Palermo (Sicilia)

L’associazione di promozione sociale nasce nel 2020  nel quartiere Ballarò di Palermo mettendo insieme giovani volontari di varia nazionalità con capacità di mediazione linguistico-culturale. Col tempo Stra Vox è diventata un punto di riferimento per la comunità straniera della città grazie a un servizio gratuito di  orientamento socio-sanitario e all’impegno sul fronte dell’attivismo in difesa dei diritti delle minoranze.

Il progetto «La mia voce nella comunità»

I giovani con background migratorio di Palermo sono i protagonisti del progetto sostenuto da PartecipAzione. Per rifugiati, richiedenti asilo e per coloro che sono fuori dai circuiti dell’accoglienza è sorto, nel centro storico della città, uno sportello che fornisce consulenza legale, orientamento al lavoro, informazioni su opportunità di formazione, impiego e volontariato. Gli operatori del servizio hanno ricevuto una formazione specifica. Scopo del progetto è l’accompagnamento verso l’autonomia e l’indipendenza economica. L’associazione ha organizzato 2 eventi pubblici.

Le attività

  • 1 sportello di orientamento
  • 1 percorso di formazione per gli operatori
  • 2 eventi pubblici

 

 

 

 

 

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